Una corretta idratazione può aiutarmi a prevenire la rigidità muscolare
L’acqua potrebbe aiutarti a prevenire dolori muscolari e rigidità.
L’acqua compone il 65-75% del nostro corpo. Bere con regolarità durante il giorno è fondamentale per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione e l’evacuazione, in modo da assicurare il corretto funzionamento dell’organismo ed evitare complicazioni di salute.
I principali benefici di una corretta idratazione sono quelli di regolare la nostra temperatura corporea, mantenere il fegato e i reni in salute e facilitare la digestione ed l’evacuazione.
A livello della muscolatura l’acqua aiuta a reintegrare magnesio, potassio e sodio, persi tramite la sudorazione. La mancanza di questi sali può provocare sensazioni spiacevoli come fatica, debolezza muscolare e crampi.
Inoltre mantiene le articolazioni lubrificate e aumenta elasticità e tonicità dei muscoli.
Di quanta acqua ha bisogno il mio corpo?
Bere è molto importante, ma di quanta acqua ho bisogno? Non esiste una risposta valida per tutti quanti, sono molti i parametri che possono incidere, ma il più importante è il peso. Per sapere la quantità di acqua da bere basta triplicare il peso corporeo (es: 50Kg x 3 = 1,5 l). Per aiutarmi a raggiungere la quantità ideale di liquidi posso aiutarmi anche con delle tisane, se non sono zuccherate.
Una strategia per riuscire a bere più di quello che normalmente facciamo è quella di dividere la giornata in blocchi e porsi degli obbiettivi: ad esempio quello di bere mezzo litro entro la fine del pranzo, mezzo litro entro la fine della cena e una tisana a colazione ed una alla sera. In questo modo potrei riuscire a bere un litro e mezzo al giorno senza troppa fatica.
Perchè la mancanza di acqua può favorire il mal di schiena?
Per quale motivo la carenza di idratazione potrebbe causare mal di schiena?
I muscoli sono fatti per il 75% di acqua. Ciò significa che se non si beve abbastanza il corpo preleva l’acqua che gli serve dai tessuti che ne sono più ricchi, ossia proprio dai muscoli: ne consegue che, essendo il tessuto più sacrificabile, diventano dolenti e perdono forza.
Il risultato? Non saranno più in grado di sostenere adeguatamente la colonna vertebrale ed il peso del corpo, causando dolori articolari e vertebrali.