Lo sapevi che il collare cervicale, in caso di colpo di frusta, non è sempre la soluzione migliore?
Mi è capitato più volte di essere contattato da persone che a seguito di un leggero tamponamento in auto, senza essere passate in ospedale e senza alcuna visita da parte di un operatore sanitario, hanno autonomamente deciso di utilizzare il collare cervicale. “Ma si, così ho tenuto un po’ fermo il collo, mi fa male se lo muovo”.
Quello che queste persone non conoscono è che il collare cervicale è necessario solo in caso di fratture o instabilità vertebrale.
Se si utilizza il collare senza averne davvero bisogno è molto facile che si vadano ad instaurare delle problematiche secondarie legate all’immobilità, come ad esempio perdita di tono muscolare e conseguente aumento del dolore. Se in caso di torcicollo o contratture della muscolatura cervicale utilizzo un collare morbido, questo andrà a sostenere il collo, lavorando al posto della muscolatura, la quale si prenderà una vacanza e perderà forza.
Quando deciderò di togliere il collare la muscolatura sarà più debole di quando ho iniziato ad usarlo e di conseguenza ancora meno capace di sorreggere il capo e di far fronte alla problematica dolorosa.
In questo caso il trattamento da parte del professionista sanitario sarà rivolto prevalentemente alla risoluzione di queste complicanze instauratesi con l’utilizzo del collare e non al trauma originale.
La terapia precoce, iniziata solamente dopo aver ricevuto il benestare di un’operatore sanitario, è più efficace rispetto all’immobilizzazione. Sarà possibile risolvere più rapidamente e in modo più duraturo la sintomatologia dolorosa, prevenendo la cronicizzazione della problematica.
Articolo pubblicato su La Piazza Grande, in edicola tutti i Martedì.