Nell’ultima settimana mi è stata posta più volte la seguente domanda: “Zaniolo ci sarà agli Europei?”. La risposta è: “Sarebbe meglio se non ci fosse”.
La risposta non è frutto di una valutazione tattica o di un desiderio personale, ma di una valutazione sulla possibilità di recuperare i suoi livelli agonistici in 5 mesi dall’ intervento al crociato anteriore (ACL).
Nicolò Zaniolo è un centrocampista di 20 anni che gioca nella Roma, è uno dei maggiori talenti del calcio italiano e con ogni probabilità, quest’estate, sarebbe stato convocato per far parte della nazionale che disputerà i campionati europei Euro2020. Il 12 gennaio nel posticipo con la Juventus il centrocampista, con una lunga azione personale, aveva saltato mezza difesa della Juve e arrivato vicino al limite dell’area avversaria, nel tentativo di passare tra due difensori, si è accasciato a terra. La diagnosi è stata quella di rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale.
Il 13 gennaio è stato operato a Roma dal professor Mariani, ortopedico che ha operato molti sportivi, come Nesta, Totti, Insigne, Perin… Da quel momento è iniziato il protocollo riabilitativo, che secondo lo stesso medico che lo ha operato lo riporterà “in perfette condizioni a 3 mesi dall’intervento“.
Vediamo un po’ di numeri
- La prima fase è quella di GUARIGIONE INIZIALE, dove si hanno i primi effetti biologici di guarigione del crociato (4° settimana post operatoria);
- Il processo di RIMODELLAMENTO ha inizio tra la 1° e la 2° settimana;
- La fase di PROLIFERAZIONE inizia dalla 4° fino alla 12°settimana postoperatoria.
- Nella fase di LEGAMENTIZZAZIONE che dura fino alla 6° settimana il neo legamento è più debole rispetto al momento dell’impianto.
Dallo studio di Scheffler P. del 2008 è emerso che le proprietà meccaniche del ginocchio con LCA (Legamento Crociato Anteriore) ricostruito continuano a migliorare fino ad un anno dall’intervento. Le fibre collagene si riorganizzano tra i 6 mesi e l’anno dopo l’intervento. Secondo lo studio di Rougraff B. et al. del 1993 le aree di necrosi che si formano che si formano nella prima fase di guarigione del legamento tendono a sparire del tutto tra gli 1 e i 3 anni post intervento. Secondo Falconiero et al. la legamentizzazione si verifica in un periodo di 12 mesi, con un picco di maturità evidente a 1 anno.
Secondo Abe et al. “l’innesto sta ancora subendo il processo di rimodellamento ad 1 anno dopo l’intervento chirurgico”. Secondo Sanchez et al. “gli innesti raggiungono la maturità intorno ai 2 anni dopo l’intervento chirurgico“
Questi dati cosa possono significare?
Nei primi due anni dopo la ricostruzione del LCA il 30% degli atleti che sono tornati a praticare sport a livello agonistico professionale hanno subito un reinfortunio, negli sportivi non professionisti la percentuale è dell’8%.
Per ogni mese in cui il ritorno allo sport è stato ritardato, fino a 9 mesi dopo la ricostruzione dell’ACL, il tasso di re/infortunio del ginocchio è stato ridotto del 51%.
Una maggiore forza simmetrica dei quadricipiti prima del ritorno allo sport ha ridotto in modo significativo il tasso di ingiuria al ginocchio. (Grindem H. et al. 2016)
Concludendo:
Un ritorno in campo a 5 mesi dall’infortunio potrebbe facilitare un nuovo infortunio. L’esperienza degli ultimi anni con i calciatori che sono stati sottoposti a protocollo riabilitativo accelerato, come Florenzi, Milik, Perin.., e che si sono nuovamente infortunati, dovrebbe insegnarci che le tempistiche di recupero post intervento di LCA vanno rispettate.