Pubalgia e dolore sovrapubico nei runner: cause, diagnosi e soluzioni efficaci
La pubalgia può colpire chiunque pratichi sport con regolarità, dai runner ai calciatori ai tennisti. Tuttavia, se ti trovi nella zona di Cuneo o Mondovì e stai cercando un punto di riferimento per affrontare un dolore nella regione pubica o inguinale, sappi che sei nel posto giusto: nel mio studio potrai intraprendere un percorso mirato e strutturato, pensato appositamente per chi, come te, desidera risolvere rapidamente ma con criterio le problematiche muscolo-tendinee legate alla pratica sportiva. Qui troverai un approccio professionale, personalizzato e fondato su esperienza clinica e formazione continua, con un’attenzione particolare alle esigenze dei runner e degli sportivi della zona, che necessitano di soluzioni concrete per tornare presto in attività senza dolore. Un percorso mirato e personalizzato per risolvere il problema in modo efficace. Questo dolore non è solo un fastidio momentaneo, ma spesso rappresenta una sindrome complessa che coinvolge bacino, anca e inguine. In questo articolo, ti guiderò nel riconoscere i segnali, capire le cause e intervenire in modo mirato grazie alla mia esperienza come osteopata specializzato nella gestione delle problematiche muscolo-scheletriche.
Cos’è davvero la pubalgia?
La pubalgia è una condizione dolorosa che coinvolge l’area pubica e inguinale. A seconda dei casi, il dolore può essere localizzato sopra l’osso pubico (sovrapubico), sotto di esso (regione inguinale), oppure irradiarsi verso l’interno coscia. È tipica degli sportivi – in particolare runner, calciatori e tennisti – e nasce quasi sempre da uno squilibrio funzionale o da un sovraccarico ripetuto tra adduttori e muscoli addominali.
Se sei uno sportivo è importante sapere che la pubalgia può diventare cronica se non gestita correttamente fin dai primi segnali. Per questo una diagnosi precoce e una gestione mirata sono fondamentali.

Come si manifesta la pubalgia: sintomi e segnali da non ignorare
I sintomi variano da persona a persona, ma in genere includono:
- Dolore puntorio o bruciante sopra o sotto il pube
- Dolore evocato dallo stretching degli adduttori o dalla contrazione muscolare
- Sensazione di tensione costante all’inguine o all’interno coscia
- Peggioramento dopo l’attività sportiva, miglioramento a riposo
- Dolore che può essere assente nella corsa, ma evidente in esercizi specifici
Nel mio caso, ad esempio, il dolore era localizzato in modo preciso nella regione sovrapubica destra, e compariva solo con lo stretching degli adduttori. Questo dato può orientare molto la diagnosi, soprattutto in assenza di dolore alla corsa o nella vita quotidiana.
Le strutture coinvolte: un equilibrio delicato tra anca, bacino e inguine
La pubalgia è una condizione complessa perché coinvolge più strutture, tra cui:
- Tendini degli adduttori: in particolare l’adduttore lungo, molto sollecitato nei movimenti di adduzione e allungamento.
- Muscoli adduttori e fasce muscolari: trigger point e rigidità possono provocare dolore durante lo stretching.
- Sinfisi pubica: articolazione centrale del bacino, spesso infiammata nei casi di instabilità o sovraccarico.
- Retto addominale e piramidale: i muscoli che si inseriscono direttamente sul pube e che, in combinazione con gli adduttori, creano forze contrapposte.
- Legamento inguinale e nervi cutanei locali: meno frequentemente, ma possono contribuire alla sintomatologia inguinale.
Test clinici che uso in studio per orientare la diagnosi
Nel mio studio situato tra Cuneo e Mondovì, utilizzo una serie di test clinici per valutare la presenza di pubalgia e determinare la struttura coinvolta:
- Stretching degli adduttori: se compare dolore puntorio in zona pubica, è un segnale di sofferenza tendinea o muscolare.
- Adductor Squeeze Test: stringere un oggetto tra le ginocchia per valutare la risposta dolorosa.
- Test di palpazione: per identificare punti specifici dolenti alla pressione, come il tendine inserzionale o la sinfisi.
- Test di compressione pelvica: per valutare l’eventuale infiammazione della sinfisi pubica.
- Resisted Sit-Up Test: per verificare se è coinvolto anche il retto addominale.
Trattamento osteopatico e fisioterapico della pubalgia
Nel mio studio, situato strategicamente tra Cuneo e Mondovì, affronto la pubalgia con un approccio integrato, diviso in tre fasi:
- Fase antalgica e di scarico
- Tecniche osteopatiche per ridurre la tensione muscolare e fasciale
- Terapie fisiche come tecarterapia per l’infiammazione
- Riposo attivo, evitando solo i movimenti dolorosi
- Fase di mobilizzazione e riequilibrio
- Stretching graduale e controllato
- Mobilizzazioni del bacino e rinforzo del core
- Esercizi per migliorare la flessibilità e l’equilibrio tra adduttori e addominali
- Fase di rinforzo e prevenzione
- Rinforzo eccentrico degli adduttori
- Core stability e propriocezione
- Graduale ritorno alla corsa e ai gesti atletici specifici
Prevenzione: non trascurare il recupero muscolare
Per chi corre spesso o pratica sport di squadra a Cuneo, Mondovì o zone limitrofe, prevenire la pubalgia significa:
- Fare stretching regolarmente, specialmente dopo gli allenamenti
- Rinforzare il core e i muscoli stabilizzatori del bacino
- Affidarsi a un professionista per controlli periodici e trattamento di eventuali squilibri
Conclusione: agisci ora per non cronicizzare il problema
La pubalgia non è un problema da sottovalutare. Se sei uno sportivo di Cuneo, Mondovì o dintorni e hai iniziato ad avvertire dolore nella zona pubica o inguinale, è il momento giusto per prenotare una valutazione specialistica.
Nel mio studio, con un approccio serio e mirato, possiamo affrontare insieme questa problematica e riportarti al tuo sport in piena forma e senza dolore. Prenota ora la tua seduta: mi trovi a Margarita, tra Cuneo e Mondovì.